Thursday, 26 August 2010
un palcoscenico / a stage, di guerra/ of war
film "La haine", scena iniziale
from the movie "la haine": hate.
La strada è il luogo di tutti, appartiene a qualunque persona ci cammini e ospita quindi, tutte le idee e i pensieri che con loro arrivano e passano. Per questo motivo è stato scelto, ed è tuttora scelto come teatro di manifestazioni, feste, celebrazioni, e guerre.
L'idea di guerra un tempo era infatti pensata lontana dalle strade e dalla gente comune, era cosa per pochi, in genere uomini. Sulla strada al tempo scorrevano parate militari e cortei, venivano appese bandiere di nazioni o ideologie. La guerra c'era ma non si vedeva. Oggi qualunque uomo donna o bambino è soldato e ideologia di se stesso. Si scende in strada e si dice la propria oppinione, e si combatte.
Molti forografi ogni giorno di ogni guerra provano a raccontare questo capovolgimento, dove la strada diventa un teatro di morte e di odio, dove a volte invece di passare con la propria idea, ci si ferma per sempre, morti, in un punto qualsiasi. Teatro di spostamenti ed emigrazioni di interi popoli a cui non è permesso di stare nella propria casa.
Streets belong to everybody who walk or pass over them, and they give hospitality to ideas and thoughts of all those people. For this reason it's been chosen, and it's now, as a theatre of manifestations, celebrations, parties, and wars.
A long time ago the idea of war was far from normal people's life, from cities streets and buildings, it was something that involved few people, generally men. There was a war but you cannot see it in the real sense. Today every man woman and child is a soldier and they represent their own ideas. People just go down in to the streets with their oppinions, and it's a fight.
Every day of every war lots of photographers try to capture this movement or transition, where streets have become a theatre of death and hate. Where sometimes insted of just passing over with an idea, you can be stopped forever, dead somewhere. A theatre of migrations of whole nations that can't stay anymore in their own home.
Mohamed Abed Palestinian territories
Goran Tomasevic Afghanistan
Goran Tomasevic Palestine
Walter Astrada Madagascar
Walter Astrada Congo
Adam Ferguson Kabul Afghanistan
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