Wednesday, 9 March 2011

Ossa / Bones

La prima strada che impariamo a conoscere è la nostra vita. E si sa è una strada variabile, a volte larga altre stretta, da provare.
A volte certo non ci rendiamo conto che alcune di queste strade sono state più impervie e tormentate di altre. Clyde Snow ha deciso di andarne a cercare alcune, in Argentina, storie di gente ormai scomparsa, strada senza uscita, i desaparicidos.
Clyde Snow è un antropologo che arrivò in questa meravigliosa terra nel maggio del 1984 su richiesta delle Abuelas Plaza de Mayo, facendo parte dei sette membri dell'American association for the advancement of science. Snow era già famoso per aver identificato i resti del medico nazista josef Mengele in Brasile.
Furono giudici e familiari che richiesero di riesumere i desaparicidos e fù così che iniziò tutto, il suo traduttore visto il lavoro che iniziava a presentarsi chiamò un amico antropologo che sparse la voce a suoi amici universitari che si unirono a lui. Iniziare fù faticoso per loro, passare da libri a cimiteri non dev'essere facile, ma quando capirono veramente cosa succedeva, restarono.
Man mano che questa sorta di progetto avvanzava, iniziarono ad arrivare anche finizaiamenti, nonostante non tutti vedessero di buon occhio quello che questo gruppo di persone faceva. Ma loro nel frattempo si unirono diventarono un Equipo con l'obbiettivo di praticare "l'antropologia forense applicata ai casi di violenza di stato, violazione dei diritti umani e crimini contro l'umanità".
Ma non solo, diventrono amici, passando i loro week end nella terra fresca dei cimiteri ed osservare ossa cercando ricostruire vite da ricordi e documenti. Ognuno si è specializzato in qualcosa, e la parte peggiore dicono e ritrovare le ossa con alcuni resti di vestiti o scarpe.
Qui, in questo luogo, arrivare a riconosce una persona significa ridarle quel piccolo tratto di strada che lo ricollega alla sua storia, alla sua famiglia. Riconsegnare queste ossa a qualcuno che le ha amate, termina la speranza ma anche l'angoscia di non aver visto la fine. Madri baciano la fronte dei figli, sorelle si riconoscono da una scarpa o dai capelli.

The first street we come to know is our life, not always an easy way, it could be wide or narrow, in any case it must be run. Sometimes we can't know, or maybe admit that some of these streets have been harder and more difficult than others. Clyde Snow decided to go and find some of them, in Argentina, lost people's stories, endless streets, the desaparicidos. Snow is an anthropologist who arrived in this beatiful country in may 1984 because of the request of Abuelas Plaza de Mayo; with him seven members of American association for the advancement of science. He was already famous, he have discovered and recognized Josef Mengele, a nazi doctor in Brazil.
Familiars and judges asked for all this to begin, find the desparicidos, try to understand who they were, and finally give them some ease. When Snow and his interpreter saw how much was the work to do, they called a friend, an anthropoligist student, and he called some friend, anthropolists, of course. They started the Equipo. Twenty years old men who passed their week end in cemeteries. You can understand it wasn't easy for them to pass from books and studies to fresh soil and bones, but in the end they stayed, because they undertood what was going on there.
With the advancement of this project, money start to come up, despite not everybody was seeing this in the right prospective, and didn't agree completely. Their aim was to practice "forence anthropolgy in case of state violence, lack in human rights and crimes against humanity".
But wasn't just this, they became friends, they passed, and they still do, their days and holidays trying to identify peoples and lives and stories from their bones, their documents and others stories. Everybody is specialized in a different task, and they said, the worst is find the clothes still there, a shoe, an old pull.
Here, in this place, reognize a person means give him/her back the short piece of street that can link him/her back and again to his/her story, his/her family. Give the bones to someone who loved them, it's a fullstop for hope but also for the agony, the agony of "who knows?", of who can't know the end. Some mothers kissed the forehead of their sons, sisters culd recognize themselves from a shoe, their hairs.
















No comments:

Post a Comment